Mi sono finta una giovane ragazza in cerca di lavoro stagionale: ecco tutte le offerte degli orrori che ho raccolto
Tra giorni di riposo inesistenti, applicazione fantasiosa del CCNL di settore, paghe da fame, il quadro si conferma infausto per il terzo anno di fila.
Come ogni anno, con lāavvicinarsi della stagione estiva sui giornali iniziano a proliferare le lamentele degli imprenditori del turismo disperati dalla carenza di persone disposte a lavorare nel settore. āCi aspettiamo il picco di turisti questāestate, ma non troviamo personaleā la litania che puntuale fa capolino praticamente da ogni quotidiano. Saranno le condizioni il problema? Secondo associazioni di categoria e datori di lavoro assolutamente no, a parole tutti propongono laute offerte e condizioni al top ma sono i giovani che non hanno voglia di lavorare perchĆ© preferiscono uscire la sera e passare i weekend al mare. SarĆ vero? Spoiler: nella maggior parte dei casi no.
Ma quali saranno, quindi, le reali offerte proposte da questi datori di lavoro disperati? Per tracciare un quadro della situazione per il terzo anno di fila ho deciso di fingermi Alessia, una 27enne milanese con qualche anno di esperienza come cameriera, barista e addetta alle vendite in cerca di un lavoro stagionale. Un annuncio di poche righe, dove viene spiegato chiaramente che abito a Milano e che sto cercando un impiego per lāimminente stagione e avanzo unāunica richiesta, ben chiara e scritta nero su bianco e in maiuscolo allāinizio dellāannuncio: valuto solamente offerte che esplichino le condizioni rispetto a orari e stipendio al primo contatto. Altro spoiler: per quanto fossi convinta della chiarezza del mio annuncio, purtroppo ho scoperto che troppe persone non sono in grado di leggere, e comprendere soprattutto, 4 righe di numero scritte in un italiano semplice e senza fronzoli.
Venti gli annunci pubblicati in altrettante localitĆ turistiche italiane, da Nord a Sud, da Jesolo a La Spezia passando per la costa romagnola, la Versilia e le più rinomate localitĆ turistiche della Sardegna e della Sicilia. Circa 100 le richieste di contatto ottenute nel giro di pochi giorni da datori di lavoro di tutta Italia. Non male, no? Di lavoro ce nāĆØ, in abbondanza! Ecco, piano con i festeggiamenti perchĆ© sfortunatamente sono state decisamente una minoranza le offerte di lavoro realmente rispettose del contratto collettivo nazionale di settore: 25 in tutto, confermando un trend giĆ ampiamente descritto dalle precedenti inchieste pubblicate su Today.it (qui e qui), dai rapporti di vigilanza dellāIspettorato Nazionale del Lavoro e nel terzo capitolo del mio libro āGli italiani non hanno più voglia di lavorare (e hanno ragione)ā - edito da Cairo Editore.
Tra straordinari ordinariamente imposti, giorni di riposo assenti di default, assunzioni creative allāultimo livello di CCNL per comprimere il più possibile gli stipendi e assenza di alloggio per i collaboratori anche questāanno il quadro si rivela decisamente desolante e non viene difficile capire per quale motivo da anni ormai sempre più persone si rifiutano di lavorare in questo settore, in particolare durante la stagione.
Ma bando alle ciance e partiamo con la carrellata delle offerte di lavoro più sfiziose tra quelle pervenute: siamo in provincia di Olbia, nei pressi della famigerata Costa Smeralda. Bazar allāinterno di un resort, offrono un impiego da addetta alle vendite a 1100 euro al mese per 48 ore settimanali dichiarate spalmate su sei giorni alla settimana, vitto e alloggio più provvigioni sul venduto: superata la vendita giornaliera di 200⬠bazar vengono corrisposti 10 euro, superate le 20 vendite giornaliere dĆ escursioni si percepisce 1 euro a biglietto venduto. Il Tfr, dice la signora, sarĆ corrisposto a fine contratto, il che mi fa capire che i 1100 euro siano comprensivi di ferie non godute, 13esima e 14esima e degli straordinari da 8 ore settimanali imposti di default. Quale sia il CCNL preso a riferimento per unāofferta del genere non ĆØ dato saperlo, sarĆ una novitĆ appena introdotta immagino. E non perchĆ© bonus e provvigioni siano vietati ma perchĆ© non si può scaricare sulle spalle del dipendente il rischio dāimpresa, leggi del giro dāaffari, proponendo uno stipendio decisamente più basso di quello previsto dal contratto nazionale per queste ore e queste mansioni.
Voliamo ora nella provincia di Lecce, dove si ricerca una barista che abbia giĆ acquisito esperienza nel settore per un impiego stagionale su turni con possibilitĆ di lavoro anche in inverno. Sei giorni su sette, full time (non ĆØ dato sapere quante ore) per 1040 o 1170 euro al mese da concordare successivamente al periodo di prova. Anche qui cāĆØ qualcosa che non quadra, lo stipendio ĆØ decisamente troppo basso sia in rapporto alla mansione che allāesperienza richiesta. Purtroppo niente alloggio, dunque mi vedo costretta a non prendere in considerazione la lauta offerta.
Sempre a Lecce mi offrono un impiego come cameriera/barista da 50 euro netti a serata, dalle 17.30 alle 12.30/01.30, con regolare contratto, a chiamata lo aggiungo io, senza vitto e alloggio. Non esattamente unāottima offerta per una persona che nellāannuncio ha scritto chiaramente che abita a Milano e che sta cercando per la stagione estiva ovunque in Italia ma ok, non stiamo a guardare il capello. Ma Claudio non ĆØ stato lāunico a non cogliere questo dettaglio da nulla. A Emanuele ho dovuto ripetere più volte anche durante la conversazione che no, non abito a Lecce.
Sempre a Lecce trovo questāallettante offerta. āSi richiede serietĆ , velocitĆ , persone sveglie e vogliose di fare e sorridentiā. Diciamo che a leggere le pretese a fronte del salario offerto a me il sorriso ĆØ scomparso.
Passiamo a Rimini, meta estiva indiscussa per milioni di italiani. Mi contatta una signora che ricerca una figura dinamica e che abbia voglia di imparare per un impiego stagionale, orario dalle 11.30 alle 20.30, a pranzo e cena cameriera e āla restante parte reception e hallā per gestire allāoccorrenza un piccolo bar presente nellāhotel. Offerta? 1400 euro al mese con contratto a chiamata da giugno a fine agosto/metĆ settembre (devo davvero dire altro?). Alla domanda relativa al giorno di riposo purtroppo ĆØ scomparsa, dunque non sapremo mai se questo impiego da tuttofare dinamico fosse sarĆ da 48 o 56 ore settimanali.
Andiamo ora nelle isole Eolie dove una signora ĆØ alla ricerca di una cameriera che preferibilmente possa lavorare su turni spezzati per il suo bar/ristorante. Sfortunatamente nessun giorno di riposo a luglio e agosto, ma compensato da un aumento di stipendio. Spoiler: ĆØ una proposta irregolare comunque. Ah, ci sarebbe stato vitto e alloggio.
Voliamo a Levanzo dove Gaetano cerca in maiuscolo una persona che possa occuparsi di colazione e preparazione aperitivi per sei giorni alla settimana con un fantastico 7° livello di inquadramento per 1400 euro al mese tutto compreso, a parte il Tfr che verrĆ liquidato a parte alla fine. Non cāĆØ molto da dire, il trucchetto dello stipendio forfettario e del demansionamento per pagare il meno possibile ĆØ ormai un segreto di Pulcinella da quanto ĆØ diffuso. 1400 euro tutto compreso significa che per arrivare a questa cifra allāinterno del forfait vengono calcolati ferie, 13esima, 14esima, straordinari, tutto. Lo stipendio reale praticamente rasenterebbe i 1000 euro mensili.
Proseguiamo il nostro viaggio verso Palinuro, dove Mirella ĆØ talmente disperata che mi chiede senza troppi giri di parole di segnalare qualche mia amica in caso non fossi interessata allāofferta. Lāofferta? 1200 euro al mese con vitto e alloggio per fare le pulizie 7 giorni su 7 āperchĆ© le attivitĆ stagionali sono continuativeā. In alternativa mi offrirebbe un 5 su 7 ma per uno stipendio inferiore. ChissĆ perchĆ© non trova.
Concludiamo questa carrellata deglin orrori con un pub di Salerno che cerca una cameriera full time a 1250 euro al mese che lavori 6 giorni su 7 ma con dei turni un pochino strani. Dal lunedƬ al venerdƬ 8 ore al giorno dalle 10.30 alle 18.30, e fin qui tutto ok, ma poi spunta un āturno lungoā dalle 10.30 del mattino allāuna di notte no stop. Mi sembra onestamente un pochino troppo.
La carrellata delle offerte stagionali poco edificanti si conclude qui, però vorrei riservare qualche riga per il signor Nicolò, tra i pochissimi che si è preso la briga di leggere e capire il mio annuncio e di scrivere un lungo messaggio dettagliato con tutte le condizioni esplicitate e in linea con il ccnl di categoria. Una rarità in questo settore.
Chapeau al signor Nicolò però si sa che uno Chef de Rang ha una retribuzione superiore.
La signora Mirella ĆØ la mia preferita: innanzitutto, se non sei interessata allāannuncio, per favore chiedi ad una tua amica (sia mai che un uomo possa svolgere un lavoro di pulizie), in secondo luogo, pensa che lavorando 5/7 una persona di Milano non abbia bisogno di alloggio. APPLAUSI! š